Ciao! Questa è Wannabe, la newsletter mensile che ti accompagna alla scoperta della relazione sentimentalmente complicata tra il settore culturale e il digitale.
Aspiriamo a scovare nel web fortunati casi di happy ending, best practice, epic fail e tutto quello che potrebbe potenzialmente essere, ma che ancora non c’è… appunto: Wannabe.
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Eccoci di nuovo qui, con una summer edition bollente che risente del caldo torrido. Ci vedi litigare per l’ultimo Polaretto al limone mentre scriviamo questo numero? Sappilo, lo facciamo solo per te!
Se anche tu sei magnesio addicted, benvenutə! Soffriamo insieme, alla ricerca dei sali minerali perduti.
I spy with my little eye something genius
Siamo già in mood ferie (o per lo meno ci piacerebbe). Non potevamo però rinunciare alla nostra rubrichetta preferita! Per questo mese, super potenziata e vera protagonista di Wannabe.
È ufficiale: pure i musei si squagliano (e soprattutto il personale che ci lavora). Nei giorni scorsi a Londra le temperature hanno raggiunto numeri record tanto da costringere il British Museum e il Victoria and Albert a chiudere diverse gallerie. Non sono stati gli unici, safety first.
Dal caldo infernale a un immaginario oceano, per rinfrescare la nostra mente. Google sta sperimentando An ocean of books. Ogni isola corrisponde a un autorə e ogni città è un libro, attingendo alla vasta collezione di Google Books. Ps. qualche nota tecnica: per costruire la mappa fantasy hanno calcolato la distanza tra gli autori in base alla loro relazione sul web. Il tutto è stato creato grazie a una tecnica di machine learning chiamata Uniform Manifold Approssimation and Projection (UMAP).
C’è chi è ancora in vena di divertimento, e solo per questo ha tutta la nostra ammirazione. Le Bodleian Libraries, insieme ad altre biblioteche, sono presissime da Craiyon, l’intelligenza artificiale che genera immagini da una breve descrizione e che sta, a quanto pare, spopolando sui social, con risultati surreali. Per info su Craiyon, qui una veloce panoramica. Tranquillə, pure per noi era buio totale.
Hai già visto il nuovo sito web del V&A? Da non perdere anche l’intervista a Kati Price, Head of Digital and Experience del Museo, per approfondire strategie e riflessioni attorno al ruolo del digitale.
Direttamente da uno dei rotocalchi più gossippari del pianeta (Daily Mail), la notizia per cui indignarci sotto l’ombrellone quest’estate: Pilaf, il cane di Demi Moore si è fatto un giretto al Louvre, nonostante il divieto di introdurre animali al museo. Nun se faaaaa!!!1!!1!!1 Su Wannabe, sempre e solo articoli di spessore.
Nel caso fossi in viaggio senza la più classica delle Moleskine per conservare foto, ricordi e posti da visitare, Twitter corre in vostro aiuto! No, non con i canonici 280 (a volte miseri) caratteri, ma con la nuovissima funzione Note. Per ora in fase test… nel frattempo noi rimaniamo pazienti ad attendere.
Anche sulla sdraio in riva al mare torna a farci visita il binomio British Museum e marmi del Partenone. Per la serie “never ending story” un robot dell’Institute for Digital Archaeology di Oxford sta riproducendo i marmi per incentivarne il rimpatrio. Liete per l’applicazione di nuove tecnologie sui beni culturali con scopi etici ed educativi, iniziamo a scaldare i pop-corn in attesa della prossima puntata.
Non abbiamo saputo resistere: lo abbiamo scaricato (gratis), stampato, ritagliato ed eletto a gioco da tavola dell’estate. É Card Against Contemporary Art Italia, per gli amici CACAI, l’ultimo lavoro di Giulio Alvigini e Saverio Bonato che, con sana leggerezza, ci mostra quanto sia facile diventare delle persone orribili e ridere del mondo dell’arte contemporanea.
Cerchi un modo per rilassarti e sopravvivere all’astinenza dai musei? Affidati a noi e ascolta qualche rigenerante podcast:
Astri&Fatti
L’astrologia può essere intesa come strumento di conoscenza di noi stessə, ma anche come una lente attraverso la quale provare a leggere le cose che ci circondano. Ragionare in maniera associativa e imprevista può allargare i nostri orizzonti immaginativi. In questa rubrica l’astrologia diventa un modo per leggere alcuni fatti artistici, individuati sulla base di elementi emancipatori caratterizzanti i vari segni zodiacali. Il metodo non è quello del rigore scientifico, ma piuttosto della creazione di nuove costellazioni.
Enjoy!
Amicə del Leone,
si dice che a precedervi sia il vostro ego smisurato. La consapevolezza in sé stessə può però diventare uno strumento di affrancamento rispetto ai condizionamenti di una società impositiva. La performance è l’atto artistico che ben rispecchia le caratteristiche di questo segno, meglio ancora se scomoda e radicale.
Nella nostra mappa mentale è apparsa Arahmaiani, artista indonesiana che ha orientato la sua ricerca verso tematiche come lo sfruttamento ambientale, l'oppressione delle minoranze, il fanatismo religioso, la giustizia sociale, la violenza contro donne, denunciando i soprusi del sistema patriarcale, militarista e capitalista del suo paese natale.
Nella performance His-Story Arahmaiani invita le persone a scrivere sulla sua pelle parole come “sfruttamento”, “abuso di potere”, in un paese in cui vige il divieto di toccare le donne in pubblico, riappropriandosi così del proprio corpo.
The Tibet Project è invece un progetto partecipativo che coinvolge un gruppo di monaci e laici sull’altopiano del Tibet, in cui si sono sperimentate collettivamente soluzioni per smaltimento e riciclaggio di rifiuti, piantumazione e gestione delle risorse idriche. Alla base, la convinzione che la “creatività collettiva sia un’attività e una capacità che viene condivisa all’interno della comunità, dove tutti sono coinvolti e si stimolano a vicenda”.
Carə Leoni, siete un segno carismatico che sa ritagliarsi uno spazio nella dimensione pubblica, rendendo il corpo un possibile laboratorio di sperimentazione. A voi la prossima performance!